Calma
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Onore
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Noia
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Terrore
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Ragione
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Oblio
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Lascivia
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Umiltà
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Concupiscenza
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Esitazione
Questa polvere di vita
Che mi riempie la gola
È specchio di un'anima
Invisa a sé stessa
Che si guarda sbagliare
Senza mai imparare
Così
Le mani in mano
Chi passa da qui
Diventa straniero
E parla ad un vento
Che forse lo sente
E parla ad un vento
Che forse lo ascolta
Sporco nel cuore, falso nel vero
Luce nel cielo, bianco nel nero
Di un solo pensiero lasciato indietro
Lasciato nel mezzo di un solo sentiero
Alla fine del tempo
Solo un altro fantasma
Nella luce dei fari
Come vento tra i fiori
Sporco nel cuore, falso nel vero
Luce nel cielo, bianco nel nero
Di un solo pensiero lasciato indietro
Lasciato nel mezzo di un solo sentiero
Fuori
Fuori posto
Fuori
Fuori tempo
Senza
Senza senso
In questa stanza
Le spalle al muro
Una volta ancora
Solo una volta ancora
Un minuto ancora
Nel silenzio ad aspettare
In ogni cosa
Rivedo il volto
Di un passato
Che respira
A bocca aperta
Alla fine del buio
Per trovare
Altro buio
Una volta ancora
Solo una volta ancora
Un minuto ancora
Nel silenzio ad aspettare
Rinchiusi sotto sale
Pensieri che fanno male
Sgretolati tra le dita
Uno sguardo in salita
Come oggetti nel cuore
Negli occhi del mare
Senza fare rumore
Inseguendo un colore
Rinchiusi sotto sale
Pensieri che fanno male
Sgretolati tra le dita
Uno sguardo in salita
Parole di un bimbo
Tra bambole rotte
Pensieri puri
In un buco profondo
In fondo a un cuore
Condannato ad ascoltare
Solo per capire
Che alla fine
Non ci vuole poi molto
E domani sarà
Un altro giorno
Segna il passo
Senza senso
Quel che aspetto
Solo al mondo
Pochi rumori
Senza colori
Avvolto in un guscio
Bianco tra le mani
Al sicuro da tutto
Passato, futuro
Presente nel vetro
Di un dono raro
Un grazie che arriva
Soltanto alla fine
Alla fine di tutto
E se il nero
Continua a cambiare
L'agonia di un'anima
Lasciata ad aspettare
Senza spazio per respirare
Senza un posto dove andare
Non lascia altro che ombre
Con troppe parole da inventare
E da dimenticare a lato del sole
E il bianco rimane ad aspettare
Quando il mondo
Si ferma a respirare
L'aria pura della sera
Con la prima neve
Che si scioglie
Al sole
Si respira
La quiete del mattino
Radici in terra sterile
Nuvole immobili
In cieli che non muoiono mai
Uncini tra le pagine di libri
Letti e poi lasciati
Ad invecchiare
Nella soffitta del cuore
Quando il mondo
Resta fermo
A respirare
La calma della sera
Un uomo che non sa
Fare più rumore
Cammina
Nella calma
Di un pomeriggio autunnale
Nel vuoto
Di una notte invernale
Radici in terra sterile
Nuvole immobili
In cieli che non muoiono mai
Uncini tra le pagine di libri
Letti e poi lasciati
Ad invecchiare
Nella soffitta del cuore
Finestre senza sbarre
Mondo senza voce
Ombre senza pace
Buio contro luce
E poi, e poi per noi
E poi per noi
Ombre
Su vecchi vetri
Alle spalle di questo cieco dolore
Dolore che prende al cuore
Inchiodati qui
A riparare
Tutto il male
Inchiodati qui
A cancellare
Tutto il male
Dal sorriso di un bambino
Che muore
Guardando il mare
E poi, e poi per noi
E poi per noi
Ombre
Su vecchi vetri
Alle spalle di questo cieco dolore
Dolore che prende al cuore
Quello che ritrovi
È lo sguardo di un amico
Incontrato per caso alla stazione
Promesse e bugie
Punture di un desiderio
Rinchiuso troppo a lungo
In una gabbia di vorrei, potrei, sarei
Quello che ritrovi
Forse fa un po' male
Ma cosa ci puoi fare ?
Promesse e bugie
Punture di un desiderio
Rinchiuso troppo a lungo
In una gabbia di vorrei, potrei, sarei
Quello che ritrovi
È il buio che ritorna
Puntuale ogni mattina
E lasciarsi andare
E parlare
Senza avere granchè da dire
E cercare
In tasche piene
Di monete
Che nessuno vuole più
E sbirciare al di là
Di quegli angoli
Senza far rumore
Senza dir parole
Per non farsi male
Solo per scambiare
Un saluto con qualcuno
E lasciarsi andare
E vedere cosa si può fare
Senza respirare
Frammenti delle cose care
Stese in un angolo
Ad invecchiare
Tempo
Di fiori profumati nel buio
Di panni stesi ad asciugare
Nel calore della sera
Di bicchieri vuoti
Incrinati dal ricordo
Di acque chiare e fonde
Di una vita ormai andata
Di mani strette a un tavolo
Finchè qualcosa verrà
Ci prenderà per mano
Per portarci via da qui.
Strano
Viaggiatore
In un tempo
Che non cambia mai
Vedo e ricordo
Parlare di me
È difficile ormai
Sciupato dalle cose
Come orme su un ponte
Che porta via da qui
Cammino senza una meta
E poi andare
Alla fine del buio
Solo per trovare
Un altro ricordo
Un ricordo di te
Seduto di nuovo qui
Mi lascio scorrere
Il tempo
Addosso
E poi con calma
Butto un sassolino
E aspetto il suo rumore
Coperto dal destino
E il cielo rimane ad osservare
Questo bimbo che impara a
Camminare
Quando chiudere gli occhi
Assomiglia un po' a morire
Quando chiudere gli occhi
Vuol dire svanire
Deve esserci un modo
Per togliere le spine
Deve esserci un modo
Per spegnere il dolore
Del cuore
Senza farlo sanguinare
Dal profondo di un cuore in rovina
Si ritorna finalmente a respirare
L'aria pura del mattino