La città che respira
L'eterno assente
Non riesco
La grande finzione
Un attimo per fare del male
Come un buco nel cielo
Una vita diminuita
Colui che torna
Sempre tu
Filamenti
Semi nella polvere
Con la polvere dei vetri
Con la polvere di pietra
Con la sofferenza ai margini di ogni male
Con la cenere nel cuore
Dove la città, muta, respira
Sono coronato di fiamme
Al di là del mondo
E ogni volta che soffia il vento
Salgo a sfidare il tempo
Sono colui che fu
Uomo piccolissimo tra tutti gli altri uomini
Sono questo eterno assente da se stesso
E un giorno le mie anime se ne andranno
E finalmente mi risveglierò in un'altra città
Sto mettendo un po' di ordine dove posso
Il disordine non me lo posso permettere
Ne ho troppo dentro
Tutto bene non direi
Tutto solito, diciamo
Certe notti arrivare vivo alla mattina è già qualcosa
Sembra assurdo lo so
Però non riesco
Non riesco
Tutti i malori li fingevo per vedere il tuo arrivo
Fino ad oggi, dove niente si finge
Ed è vero il male che mi spezza
E quanto è più atroce aspettarti
Qua dentro i segreti hanno vita breve
Io so quello che è successo a casa tua
Dillo anche a tuo padre
Digli che gli vuoi bene quando lo vedi
Chiedigli scusa
Altrimenti corri il rischio che ti perseguiti il rimpianto per tutta la vita
È che la notte qui, la notte è il momento peggiore
Mi perseguitano delle cose che non riesco a mandare via
Non c'è via di fuga
Affogo nella mia mente
L'unica cosa che mi da sollievo
È lui
Spesso per far del male basta un secondo
A volte nemmeno quello
Non esiste una medicina che ti guarisce
Qua dentro i dottori al massimo ti possono dare un piccolo aiuto
Il resto sei tu
Come vedi le cose
Con che forza ti arriva la vita
Nella mia stanza c'era una donna che era totalmente impazzita, violenta
Sai perchè?
Al figlio avevano diagnosticato l'autismo
E all'epoca la scienza ufficiale spiegava quel disturbo con la teoria della Mamma frigorifero
Cioè secondo loro la colpa era dell'anaffettività della madre
Davano la colpa alla madre
Che non era in grado di amare normalmente il proprio figlio
Io sono qua dentro perchè ho bisogno di aiuto
Sono stufo di vivere una vita che arranca
Una vita spossata, docile, nascosta
Una vita stanca
Una vita diminuita
Esposti alle intemperie
Uomini nudi abbracciati alla vita
Schiacciati da un male ricevuto in dono
I miei fratelli
Vieni piccolo
Sshhh
Che è tornato
Vieni piccolo
Sei sempre tu chie vieni a prendermi
Ne è piena la memoria
Di te che arrivi
E mi porti via
La cenere della notte lenta si accumula
La pianura è nera di ansia che avanza
Solo il silenzio diventa sogno di un sogno
Ogni luce desta un nuovo rumore
Come un ragno che tesse la sua tela
Con i filamenti di ogni anima conosciuta
La notte silenziosa
Dispone le sue fiamme
Attorno al buco dove si spogliano i giorni
Così spegneremo nelle grotte dell'anima
I bracieri ardenti di una vita senza amore
Cercatemi
Vengo dal regno della pace
E ho pietà della polvere
E ho pietà di ciò che torna alla terra bruciata
Come ultimo seme
COmposto e registrato dai canaan
tra il2018 e il 2023
Mixato e masterizzato da Federico Cavalara
(federico.cavalara@gmail.com) tra giugno e agosto 2023
Disegni e ritratti di Matilde Berchi
Grafiche di K.M.D.